III Edizione delle Olimpiadi di italiano in Cile
Le olimpiadi di italiano, secondo la definizione del ministero dell’istruzione, sono un’iniziativa ideata per incentivare nelle scuole lo studio della lingua italiana e sensibilizzare gli studenti a migliorare la padronanza dell’italiano, attraverso gare rivolte alle studentesse e agli studenti degli istituti secondari di secondo grado, statali e paritari.
È con questa finalità e questo spirito che si è svolta la terza edizione delle olimpiadi di italiano in Cile, organizzata dalla scuola italiana paritaria di Valparaíso e Viña del Mar “Arturo Dell’Oro”.
Le squadre denominate “Dante”, “Galileo”, “Leonardo” e “Vivaldi”, composte da una selezione mista di studenti provenienti dalle scuole di Santiago, La Serena, Valparaíso e Viña del Mar, si sono sfidate in gare divertenti ed educative, presso la sede della scuola italiana di Viña del Mar.
Dopo aver ascoltato il discorso introduttivo del Professor Gianfranco Rosso, direttore scolastico dell’Ambasciata d’Italia, che ha rimarcato l’importanza di organizzare eventi di questo tipo, affinché possa essere valutata e premiata l’eccellenza degli studenti delle scuole italiane presenti nel territorio cileno e quello del rettore della scuola, Professor Gabriele Olmi che si è soffermato sullo spirito di sana competizione e sul gioioso simbolo di appartenenza e di reciproca conoscenza che queste olimpiadi rappresentano, i concorrenti delle quattro squadre hanno prestato uno scherzoso giuramento in nome di Dante, Petrarca e Boccaccio, letto dal principale organizzatore e maestro di cerimonia, Professor Davide Piacenti, coordinatore della parità presso la scuola paritaria “Arturo Dell’Oro”.
La prima gara in programma è stata quella di enigmistica, durante la quale gli studenti delle varie squadre, hanno dimostrato un’ottima padronanza dell’italiano, risolvendo in solo mezzora due rebus, un cruciverba e due indovinelli, mentre è stato veramente arduo per i giudici decidere quale squadra avesse dimostrato maggior creatività nella gara successiva che consisteva nello scrivere le battute di un fumetto muto, inventando in poco tempo una breve storia originale.
Terminata la prima parte delle gare, i partecipanti all’evento sono stati deliziati dai manicaretti preparati dalla pizzeria “” e dal “”, cosicché le menti e gli stomaci dei ragazzi e dei professori potessero rifocillarsi a base di arancine (rigorosamente alla palermitana), lasagne e squisite torte, il cui gusto avrebbe fatto provare nostalgia dell’Italia anche a chi non vi fosse mai stato.
Dopo il pranzo, l’intenso programma di gare è continuato con una personalissima versione del format internazionale “Chi vuol essere milionario”, durante il quale i concorrenti hanno dovuto rispondere a domande di storia, sport, arte e cultura generale, poste dal Professor Piacenti che per l’occasione ha interpretato, con assoluta padronanza, il ruolo di Gerry Scotti.
Molto interessante il risultato della gara seguente, cioè quella di interpretariato, in cui gli studenti hanno tradotto estemporaneamente un dialogo tratto da “il piccolo principe”, denotando un’incredibile abilità nel destreggiarsi nei tortuosi sentieri del bilinguismo.
Il momento più ludico è arrivato con la penultima prova: il gioco dell’oca, interamente allestito nella palestra della scuola dai bambini delle elementari; un gioco dell’oca speciale però, visto che le domande che determinavano gli avanzamenti o le penalità, vertevano esclusivamente sulla grammatica, l’ortografia e la sintassi della lingua italiana.
Per ultima è stata lasciata la gara più divertente e intrigante, una competizione in cui ogni squadra ha dovuto reinterpretare, con tanto di scenografia, un’esilarante scena tratta dal film “Benvenuti al Sud” con Claudio Bisio.
I ragazzi sono stati semplicemente meravigliosi, mostrando un insospettabile talento espressivo e comico, capaci, veramente tutti quanti, di strappare risa spontanee ai presenti.
Alla fine ha vinto, o sarebbe meglio dire stravinto, la squadra Dante, ma i complimenti vanno ad ognuno dei giovani cultori della lingua di Manzoni, i quali, divertendo e divertendosi, hanno messo in mostra una preparazione ed una creatività che garantiranno loro un brillante futuro negli studi e nella vita.
In conlusione, iniziative come questa, rese possibili dal lavoro preciso ed entusiasta del dipartimento di italiano della scuola paritaria “Arturo Dell’Oro”, oltre al loro carattere indubbiamente festoso, dimostrano la validità del percorso formativo offerto dalle scuole italiane, attraverso l’eccellenza dei loro studenti.